Per le multiple associazioni tra i movimenti di scorrimento, rotolamento e rotazione, l’articolazione del ginocchio è da considerare tra le più complesse del nostro corpo. L’articolazione del ginocchio è costituita dalla parte distale del femore, dalla parte prossimale della tibia e dalla rotula; coesistono pertanto due articolazioni in una, l’articolazione femoro-tibiale e quella femoro-rotulea
Il ginocchio, insieme all’anca è l’articolazione più colpita dalla patologia artrosica e l’artroprotesi di ginocchio è un intervento che si è dimostrato, dopo un periodo passato d’incertezze, di notevole validità.
Infatti l’impianto di ginocchio può avere una sopravvivenza di oltre l’85% a 15 anni.
Il numero degli impianti di artroprotesi di ginocchio è aumentato.
Negli Stati Uniti, il numero di impianti di artroprotesi di Ginocchio ha eguagliato quello di artroprotesi d’Anca.
L’intervento d’artroprotesi di ginocchio si propone di togliere il dolore e di ripristinare la funzione dell’articolazione danneggiata.
Questo tipo d’impianto viene proposto in genere a pazienti con una forma grave di gonartrosi e con un’età superiore ai 60 anni, anche se capita di eseguire questo impianto anche in pazienti più giovani.
L’intervento prevede la sostituzione delle superfici articolari danneggiate. La durata dell’intervento chirurgico è di circa 60 minuti.
L’artroprotesi totale di ginocchio è composta da:
Una componente femorale che viene impattata sulla superficie distale del femore perfettamente sagomata; Un inserto in politilene che, inserito sulla componente tibiale, svolge l’azione ammortizzante tra componente femorale e tibiale; Una componente tibiale che viene impattata sulla parte prossimale della tibia resecata in modo tale da correggere il varo-valgo; Una componente rotulea in polietilene che viene applicata sulla superficie articolare della rotula opportunamente resecata (anche se oggi le nuove componenti femorali consentono di non protesizzare la rotula).
DECORSO POST OPERATORIO
Nella prima giornata dall’intervento il paziente inizia, con l’ausilio di un fisioterapista, a svolgere alcuni esercizi di ginnastica propriocettiva, ed in seconda giornata inizia la rieducazione al passo.
La rieducazione si basa anche su esercizi di isocinetica a catena aperta e di facilitazione propiocettiva neuromuscolare. L’uso delle stampelle viene raccomandato per circa 20/30 giorni.
ARTROPROTESI DI GINOCCHIO MONOCOMPARTIMENTALE
In alcuni casi ben selezionati può essere utile l’impianto di una protesi monocompartimentale. E’ indicata nell’artrosi isolata mediale o laterale del ginocchio e consiste nella sostituzione del solo compartimento interessato con una componete protesica di superficie che riveste il condilo femorale (mediale o laterale) e che sostituisce l’emipiatto tibiale (mediale o laterale). Il decorso post operatorio è per il paziente sicuramente meno impegnativo rispetto ad un’artroprotesi totale, ed il recupero riabilitativo decisamente più veloce.
L’ARTROPROTESI DI GINOCCHIO CON TECNICA MININVASIVA
Anche nel caso di artroprotesi di ginocchio è possibile intervenire con la tecnica mininvasiva, garantendo così un maggior rispetto all’apparato estensore del ginocchio. L’incisione sarà notevolmente inferiore non superando i 10/12 cm di lunghezza. La tecnica miniinvasiva prevede l’impiego di uno strumentario dedicato.