La cuffia dei rotatori è costituita dai tendini dei muscoli sottoscapolare, sovraspinoso, infraspinato e piccolo rotondo. Questi tendini rappresentano il motore della spalla. La rottura della cuffia dei rotatori colpisce soprattutto pazienti di età superiore ai 50-55 anni.
La patologia può essere di natura traumatica o degenerativa. In genere si ha una genesi multifattoriale, includendo fattori estrinseci come un sovraccarico meccanico, la presenza di stress ripetitivi, e fattori intrinseci, quali un'alterata vascolarizzazione, un cambiamento delle caratteristiche elastiche del tessuto stesso, tipiche dell'invecchiamento, ma anche le caratteristiche posturali svolgono un ruolo importante.
Anche nel giovane (<35 anni) si può presentare una patologia tendinea con lesioni ai vari stadi, ma soprattutto si riscontrano tendinopatie calcifiche e lesioni della cuffia ad eziopatogenesi traumatica.
Le lesioni della cuffia possono essere divise in 2 grandi gruppi: lesioni parziali, interessanti solo parzialmente lo spessore del tendine senza cioè mettere in comunicazione la cavità gleno-omerale con la borsa sottoacromiale, e lesioni a tutto spessore. I sintomi più comuni sono il dolore, la riduzione di forza e la difficoltà di movimento. Il dolore notturno è una delle caratteristiche di questa patologia e può essere tanto elevato da impedire il sonno. La diagnosi si pone tramite test clinici specialistici specifici e viene confermata dalla Risonanza Magnetica. In relazione al tipo di lesione, all’età ed alle esigenze funzionali, il trattamento può essere conservativo oppure chirurgico in artroscopia.
La tecnica di riparazione artroscopica della cuffia dei rotatori prevede i seguenti tempi chirurgici: accurato esame diagnostico della gleno-omerale e dello spazio sub-acromiale, eventuale trattamento artroscopico delle lesioni associate, tenotomia del capo lungo del bicipite se questo appare parzialmente lesionato, infiammato o lussato, bursectomia, lisi del legamento coraco-acromiale ed eventuale acromioplastica, identificazione della geometria della lesione e determinazione della riparabilità della cuffia, debridement dei margini della lesione, preparazione del trochite, posizionamento della o delle ancore, passaggio dei fili di sutura attraverso la cuffia, esecuzione dei nodi, valutazione finale della tenuta della riparazione. A fine intervento verrà posizionato un tutore per il bloccaggio della spalla che verrà tenuto per 25 giorni circa.
Da non dimenticare che la biologia della guarigione tendinea prevede circa 3-4 mesi prima poter utilizzare normalmente l’arto operato e che questi tempi non vengono influenzati dal tipo di tecnica adottata dal chirurgo.
La riabilitazione è essenziale per il conseguimento di un buon risultato. Gli obiettivi della riabilitazione della spalla dopo un intervento chirurgico sono attualmente ben stabiliti. Occorre recuperare soprattutto la mobilità completa passiva della spalla, prima di forzare e lavorare in attivo e questo è ancora più importante per la chirurgia della cuffia dei rotatori.